
Castello Chiaramontano di Naro
L’originaria costruzione, alcuni storici, l’attribuiscono ai giganti lotofagi ovvero i primi abitanti della Sicilia e altri ne fanno risalire l’origine al tempo dei sicani, il castello fu ripreso nel XIV secolo in epoca chiaramontana anche se certamente preesisteva alla conquista araba avvenuta nell’827.
Fu dimora del re Federico III d’Aragona che proprio dal castello di Naro emanò i 21 capitoli del regno, riguardanti il buon governo delle terre e città del Regno di Trinacria, da Naro ed inviati ai sudditi, datati tra il 1309 e il 1324. Nel 1330 lo stesso Federico III d’Aragona fece costruire l’ampia torre quadrata, sul lato occidentale della quale è scolpito lo stemma della famiglia Aragona. Nel 1398 ospitò il re Martino il Giovane e la regina Maria, quando vennero edificati a Naro il convento e la chiesa del S.S. Salvatore. Il portale d’ingresso, situato ad occidente risale alla fine del Quattrocento.

Olio extravergine di oliva Siciliano
Esso si distingue soprattutto per la sua alta concentrazione delle vitamine A, E, D e K che sono assimilate dall’organismo umano se l’olio è consumato a crudo.
Il giudizio di qualita’ che permette di distinguere il diverso tipo di olio è dato essenzialmente dal colore, odore e sapore del prodotto stesso.
L’acidità è un altro discriminante della qualità dell’olio: minore è la sua presenza nell’olio, maggiore sarà la qualità del prodotto.
La pianta dell’olivo è originaria delle regioni a nord-est del Mar Caspi, ma è molto presente nei Paesi del bacino del Mediterraneo, soprattutto nelle fasce collinari e montane presenti nelle zone costiere, e sa adattarsi anche ad altre zone a patto di trovare il giusto grado di irrigazione e dei terreni idonei.
La sua diffusione in Sicilia ha subito fasi alterne in base alle varie dominazioni che l’isola ha vissuto. Fu soprattutto sotto la Dominazione Spagnola che tale settore raggiunse in Sicilia il suo momento d’oro.

Valle dei Templi Agrigento
Fondata come colonia greca nel 7° secolo a.C., Agrigento divenne una delle città più importanti del mondo mediterraneo.
Gli scavi della polis sono situati nell’area che oggi è chiamata Valle dei Templi.
Si tratta forse del più affascinante sito archeologico della Sicilia, senza dubbio il più valorizzato e visitato in assoluto, insignito del riconoscimento di Patrimonio Umanitario UNESCO.
Quest’area venne apprezzata da importanti uomini di cultura come il grande J.W. Goethe, che la visitò durante il suo viaggio in Sicilia. Ecco tutto quello che dovete sapere per visitare la Valle dei Templi.
Immersi tra gli ulivi, adagiati su un crinale vicino al mare, si trovano i resti dei templi risalenti al periodo tra il 6° ed il 5° secolo aC.
Ma non sono l’unica attrattiva legata alla Valle dei templi. L’intera area è una magnifica collezione di testimonianze storiche e culturali.
Tra questi vanno citati il Tempio di Hera Lacinia o Giunone, il Tempio della Concordia, che fra tutti è probabilmente quello meglio conservato, il Tempio di Ercole e il Tempio di Zeus Olimpio, il più grande di tutto l’Occidente antico.

Ribera, citta delle arance
Ribera è famosa per la produzione delle squisitissime arance della varietà “Washington Navel”, ricchissime di vitamina C, inconfondibili per il gusto, la polpa bionda, succosa e senza semi; antiossidante, contribuisce al potenziamento del sistema immunitario. Queste proprietà e caratteristiche organolettiche sono garantite dal Consorzio di tutela ” Arancia Ribera di Sicilia” (Le Riberelle).
La riberella può essere consumata allo stato fresco come frutta o spremuta. Indicato l’impiego in cucina nella preparazione di aperitivi, digestivi, nei primi e secondi piatti. Ottime le insalate di arance, i dolci e i dessert. Va benissimo consumata anche la sera per la sua elevata digeribilità.

Strada degli Scrittori Siciliani
La Strada degli Scrittori Siciliani è rappresentata da una precisa sequenza di tappe: Pier Maria Rosso di San Secondo a Caltanissetta, Leonardo Sciascia a Racalmuto, Antonio Russello a Favara, Luigi Pirandello ad Agrigento, Giuseppe Tomasi di Lampedusa a Palma di Montechiaro e Andrea Camilleri a Porto Empedocle. Essi rappresentano le tappe di un itinerario culturale che vedi i luoghi come protagonisti della Strada.
Arte, cultura, saperi e sapori